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27.06.2025

Osaka - Casa Sardegna

Ha preso il via il 23 giugno a Osaka "Casa Sardegna", l'evento internazionale organizzato dalla Regione Sardegna, Centro Regionale di Programmazione. Soggetto attuatore delle azioni è il Gal Sulcis Iglesiente e Campidano di Cagliari, in collaborazione con il GAl Anglona Coros, Gal Barbagia, Gal Barigadu Guilcr, Gal Campidano, Gal Gallura,  Gal Gallura, Gal Linas Campidano, Gal Logudoro Goceano, Gal Marmilla, Gal Ogliastra, Gal Sarcidano, Gal SGT, Gal Sinis, GAl Terras de Olia.

Ripercorriamo insieme le 5 giornate a Osaka

23 giugno - Inaugurazione tra musica, istituzioni e sapori di terra

La serata inaugurale si è aperta con un aperitivo dedicato ai rappresentanti istituzionali, buyer e stampa. Dopo i saluti ufficiali e le presentazioni dei territori dei GAL Campidano e Linas, protagonisti sono stati i racconti delle imprese e i prodotti agroalimentari della terra sarda. Ha concluso la serata il concerto “Polyphony of Stones” con Enzo Favata e i Tenores di Bitti, accompagnato da immagini evocative dell’isola.

24 giugno - Maschere, carnevale e dolcezza: la tradizione si mette in scena

Il secondo giorno è stato dedicato al Carnevale tradizionale sardo, con maschere barbaricine (Boes, Merdules e Filonzana di Ottana) in esibizione e panel culturali condotti da Mario Paffi. A impreziosire la serata un laboratorio del gusto dedicato ai dolci tradizionali della ditta della Marmilla “Atzori Fiorenzo” di GianLuca Atzori & C., nata nel 1803, e da una degustazione di vini dolci e distillati. 

Riportiamo sotto il discorso di Lino Onnis, della ditta Atzori Fiorenzo” di GianLuca Atzori & C.

"La nostra storia comincia nel cuore dell’isola, ad Ales, un piccolo paese della provincia di Oristano, nel territorio della Marmilla. Qui, nel lontano 1803, nasce la passione per il torrone, un dolce che è diventato col tempo simbolo di famiglia, di festa e di identità. Da allora, la nostra azienda ha continuato a crescere, affiancando al torrone altri dolci della tradizione sarda, sempre nel rispetto delle ricette originali e dei sapori autentici. Dopo oltre due secoli, ciò che contraddistingue i dolci dell’azienda “Fiorenzo Atzori” è che ancora oggi sono preparati seguendo fedelmente le ricette tramandate di generazione in generazione. Non si tratta solo di dolci, ma di memoria viva, fatta di gesti antichi, di ingredienti semplici e locali, e di un sapere che si conserva con cura, come si fa con le cose più preziose. Durante questa degustazione scoprirete: Il torrone, il dolce da cui tutto è cominciato, realizzato con miele e mandorle tostate sarde, secondo l’antica ricetta, arricchito da una delicata nota di limone. Il pane saba, un dolce ricco e profumato, preparato con la saba, ossia il mosto cotto e con la frutta secca, un tempo legato alle feste religiose.I pabassini, biscotti speziati con uva passa, mandorle e nocciole tipici del periodo autunnale, croccanti e profumati. Gli amaretti e i dolci di mandorle, fragranti all’esterno e morbidi al cuore, realizzati con mandorle locali e aromi naturali. Tutti questi dolci sono preparati con materie prime provenienti per lo più dal territorio della Marmilla, in particolare il miele e le mandorle, che ci permettono di restituire pienamente il gusto della nostra terra. Partecipare a questo evento Expo – Casa Sardegna- significa per noi portare in Giappone non solo un prodotto, ma una tradizione. Significa raccontare la Sardegna attraverso il cibo, farvi conoscere i profumi, i colori, la storia di una terra antica che sa parlare con semplicità, ma con forza, attraverso ciò che mette in tavola."

25 giugno - La civiltà nuragica si racconta: archeologia e musica in dialogo

Il terzo giorno ha attraversato la storia, grazie alla partecipazione della Fondazione Mont’e Prama e momenti musicali curati da Chiara Effe. L’evento ha intrecciato archeologia, ricerca accademica (con CRENoS e l’associazione Sardegna verso l’UNESCO) e imprenditorialità, con protagonisti i GAL Sinis, Anglona, Marmilla e Logudoro. 

Riportiamo qui l'intervento di Giulia Balzano, manager Culturale con una formazione da archeologa e una solida conoscenza del periodo pre-nuragico della Sardegna, presente a OSaka in rappresentanza del Gal Marmilla.

"Come poter raccontare l’angolo della Sardegna che si chiama Marmilla, cui stasera proviamo a dare voce? Come raccontare una terra così lontana dall’arcipelago del Giappone, e farlo in pochi minuti? Cosa scegliere, tra letante storie a disposizione? Mi è venuta alla mente la pratica della tessitura, un sapere artigiano che accomuna profondamente la cultura della Sardegna e del Giappone e che negli ultimi anni è stata oggetto di interessanti ricerche incrociate. La tecnica della tessitura rappresenta una potente metafora. Come accade ancora in alcuni paesi della Marmilla, dove le donne continuano a sedere al telaio - nel paese di Mogoro in particolare - in queste sere intrecceremo tutti i nostri racconti come fossero fili e ne faremo, sera dopo sera, pezzo dopo pezzo, un tessuto unico da regalarvi. La terra della Marmilla rappresenta una delle tante isole interne allaSardegna. E’ come se la nostra grande isola fosse in fondo un variegato arcipelago. Le montagne e le distanze talvolta separano i territori, come fa il mare. E come fa il mare, le separazioni sollecitano nuovi modi di incontrarsi edi scambiare esperienze e conoscenze. Il tema di questa serata è storico e archeologico. Invita a compiere un viaggio nella memoria più antica della nostra isola. E da questo viaggio nel tempo, affiorano sorprendenti suggestioni. Il territorio della Marmilla è costellato di importanti siti di cultura nuragica, vale per tutti il Complesso Su Nuraxi di Barumini - riconosciuto dall’UNESCO Patrimonio Mondiale dell’Umanità nel 1997. E’ senz’altro il sito archeologico più noto, forse dell’intera Sardegna, ma non è l’unico. Se lo sguardo si allarga, le morbide colline della Marmilla si rivelano ricche di straordinarie testimonianze databili all’Età del Bronzo e alla fase successiva del Ferro. Significativi siti nuragici dialogano oggi con alcuni dei paesi più piccoli della Sardegna, comunità di poche centinaia di abitanti immerse in un paesaggio che conserva le tracce di un’intensa frequentazione antica, tra le attuali coltivazioni di cereali, i filari delle vigne, gli uliveti e i mandorli, i colori dello zafferano e il ronzio d’api che risale dalle arnie. E’ il territorio in cui operano le preziose aziende della Marmilla, piccole realtà che difendono spesso faticosamente l’autenticità dei propri prodotti e dei processi di lavorazione che ne sono all’origine. E se lo sguardo si allarga oltre le colline e oltre i profili regolari delle giare, fino alle rocce più aspre del rilievo vulcanico del Monte Arci, la memoriacompie un ulteriore passo indietro nel tempo, fino ai millenni del neolitico e al tempo remoto in cui le prime comunità stanziali della Sardegna hanno iniziato a lavorare la tagliente ossidiana. Questa pietra nera, di rara diffusione e di suggestiva bellezza, è davvero per noi il simbolo dell’incontro ideale tra la terra di Marmilla e arcipelago giapponese. Le nostre terre ospitano infatti gli unici due musei al mondo dedicati all’ossidiana, le uniche due realtà del pianeta che hanno scelto espressamente la narrazione e la valorizzazione di questo nero vetro vulcanico. Il primo museo apre nel 2001 a Nagawa, tra le montagne della prefettura di Nagano; il Museo dell’ossidiana dedicato a Carlo Lugliè, inaugura nel 2010 nel piccolissimo paese di Pau. Nel 2016, qui in Giappone, i nostri musei si sono incontrati per la prima volta. E’ stato un incontro emozionante. L’ossidiana non è dunque soltanto una pietra di memoria. E’ una pietra che, oggi più che mai, parla al presente. In antico è stata materia di scambio tra popolazioni lontane, ha motivato lunghi viaggi ed è stata uno straordinario pretesto per incontri e per la circolazione di esperienze e di conoscenze. Oggi sorride a questa nostra riunione e celebra l’importanza dell’incontro tra terre, comunità e culture che si riconoscono l’una nell’altra e che scoprono, nella reciproca diversità, la bellezza della scoperta."

26 giugno - Longevità, Scienza e Benessere: il cuore sano della Sardegna batte a Osaka

Il quarto giorno è stato dedicato al tama della longevità.  Un tema al centro della discussione anche in Giappone, che come la Sardegna condivide  il primato delle Blue Zones. Protagonisti in questa giornata sono stati il GAL SGT e il GAL Ogliastra, due territori simbolo della longevità. Gli interventi istituzionali di Silvia Doneddu (GAL SGT) e Francesca Seoni (GAL Ogliastra) . Molto apprezzato è stato il Cooking Show “Sardegna–Giappone”, introdotto da Gianfranco Massa: un incontro tra tradizioni culinarie e filosofie alimentari. Tra le imprese protagoniste, Bresca Dorada e la Cantina Trexenta. Il panel scientifico, a cura dell’INFN e della comunità scientifica, ha arricchito la serata presentando la candidatura dell’Einstein Telescope con Federica Gavoni direttrice dell’INAF di Cagliari che ha presentato i progetti del Sardinia Radio Telescope di San Basilio. In chiusura, una nuova sessione del cooking show curato dall’Accademia Casa Puddu.

27 giugno - Cena raccontata e arrivederci con launeddas e sapori di mare

L'ultima giornata è stata impreziosita dal maestro di launeddas Luigi Lai, accompagnato dal chitarrista Marcello Floris. I due musicisti sono stati presentati da Gianluca Cadeddu, del CRP – Centro regionale di programmazione, Gruppo di lavoro attrazione degli investimenti, progetti speciali e CTE, davanti all’Assessore Regionale della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio, Giuseppe Meloni e al Commissario Generale per l’Italia a EXPO Osaka 2025, Mario Vattani, neo ambasciatore italiano in Giappone.

Gianfranco Massa che ha coordinato le preparazioni culinarie dell’Accademia Casa Puddu durante tutta la settimana di eventi, ha celebrato anche un tipico prodotto del territorio della Marmilla, le lorighittas "Il Grano d'Oro" della giovane imprenditrice di Morgongiori, Chiara Massa. Un prodotto particolarmente apprezzato per la sua accurata e paziente lavorazione manuale e che a Osaka è stato proposto in una versione inedita, condita con il pesce. 

Il racconto di:

Regione Sardegna

Videolina

youtg.net

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